
L’intelligenza artificiale non è più solo uno strumento: sta diventando un vero e proprio membro del team. Gli agenti AI, sempre più autonomi, gestiscono flussi di lavoro, producono report, rispondono ai clienti e prendono decisioni basate sui dati.
Per integrarli davvero nei processi aziendali serve però un cambio di prospettiva: trattarli come dipendenti digitali.
Come ogni collaboratore, anche un agente ha bisogno di una Job Description (JD).
Serve a chiarire:
Una JD ben scritta riduce ambiguità e facilita la collaborazione uomo–AI.
Un agente va valutato come qualsiasi altra risorsa.
I KPI (Key Performance Indicators) misurano la qualità del suo lavoro:
Solo monitorando le performance si può capire se l’agente sta davvero portando valore all’organizzazione.
Ogni agente consuma risorse computazionali — token, API, memoria.
Assegnare un budget token significa stabilire quante risorse può usare, controllando i costi e garantendo sostenibilità.
È come assegnare a un dipendente il suo budget operativo: un modo per ottimizzare prestazioni e spese.
Gli SLA (Service Level Agreement) definiscono le regole del servizio: tempi di risposta, accuratezza minima, disponibilità, escalation.
Stabiliscono le aspettative e permettono di costruire fiducia.
Un agente con SLA chiari è prevedibile, affidabile e governabile.
Pensare agli agenti come dipendenti digitali cambia il modo di lavorare.
Non si tratta solo di automatizzare, ma di collaborare: assegnare obiettivi, misurare risultati e gestire risorse come si fa con qualsiasi team.
È così che si costruisce un’organizzazione aumentata — dove persone e agenti lavorano insieme, ciascuno nel proprio ruolo, per generare più valore.